Il vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini cambia ancora il testo del Decreto Sicurezza Bis e ora vuole l’approvazione nel prossimo Consiglio dei Ministri.
Il Decreto Sicurezza bis è la nuova priorità di Matteo Salvini. Il leader della Lega, incoronato dagli elettori in occasione delle Europee, vuole dettare la nuova agenda di lavoro del governo o almeno riscrivere le priorità.
Il Ministro dell’Interno non vuole passare all’incasso facendo cadere il governo ma vorrebbe un Movimento Cinque Stelle più collaborativo su due fascicoli (al momento. Quello sulla flat tax e quello sul Decreto Sicurezza Bis.
Decreto Sicurezza Bis, Matteo Salvini vuole l’approvazione in CdM
Il nuovo decreto Sicurezza era stato presentato da Salvini in occasione dell’ultimo Consiglio dei Ministri prima del voto del 26 maggio. In quell’occasione il numero uno del Carroccio ha incassato il No del premier Giuseppe Conte. Il capo del governo, evidenziate alcune criticità, ha preso tempo incontrando il Presidente Mattarella per discutere della costituzionalità della proposta leghista, bocciata anche dall’Onu.
Ora Salvini, spinto dal trentaquattro per cento degli elettori italiani circa, ha fretta e vuole mettere un altro tassello al suo mosaico per il raggiungimento di un’Italia più sicura, sia verso le minacce interne che verso quelle esterne (in primis scafisti e Ong).
Con una nota diramata dal Viminale, il Ministro dell’Interno ha fatto sapere che il nuovo Decreto Sicurezza è stato rivisitato come richiesto ed è pronto per essere approvato. Approvazione che, si spera in casa Lega, dovrebbe arrivare in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri.
Il nuovo testo del Decreto Sicurezza Bis
In effetti il testo del provvedimento ha subito una nuova modifica strutturale nella speranza di evitare bocciature da parte del premier o dagli alleati di governo, che ora non hanno più il coltello dalla parte del manico.
Nell’ultima versione, che potrebbe essere quella definitiva, il Viminale concede nuovamente spazio al Ministero della Difesa e a quello delle Infrastrutture.
Stando al nuovo testo pubblicato dal Viminale, per vietare a una nave di fare ingresso nelle acque territoriali italiane e poi per impedire lo sbarco dei migranti sarà necessario il via libera da parte di tutti e tre i Ministri.